Utopisti!
di Adriano Paolella
A metà degli anni sessanta ad Amsterdam un gruppo di anarchici, i Provò, attraverso azioni provocatorie, creative, di protesta, mettevano in risalto come le scelte del governo e delle amministrazioni non promuovevano soluzioni volte né al benessere dei cittadini , né alla qualità dell’ambiente.
Tra le attività avviarono una contestazione all’uso dell’automobile in una città che in quel periodo era intasata di automobili e predisposero un “piano delle biciclette bianche” che loro stessi pitturavano e che rimanevano a disposizione di chiunque le volesse utilizzare. Successivamente nel 1967 fecero una proposta all’amministrazione di mettere a disposizione una flotta di biciclette gratuite per tutti i cittadini al fine di ridurre il traffico.
L’Amministrazione declinò l’ipotesi certi che le automobili fossero il futuro, che non vi fosse altra soluzione alla mobilità, che i cittadini non avrebbero mai praticato bike sharing, che non vi era senso nella proposta ricevuta da quel gruppo di sognatori e provocatori.
“Nel 1971 i pedoni morti nelle strade di Amsterdam raggiunsero il picco di 3.000 (tra cui più di quattrocento bambini)” (F.O’Sullivan, Internazionale 1458); nel 2018 circa trecento sono stati i pedoni e ciclisti morti in incidenti in tutta l’Olanda (31 mag.nl).
Oggi ad Amsterdam ci sono 750.000 abitanti e 600.000 biciclette (di proprietà e in affitto) e ci sono 400 km di piste ciclabili.
Forse i pavidi affibbiando la definizione di Utopisti! a coloro i quali propongono soluzioni che modificano lo status quo vogliono solo confermare il loro immarcescibile ossequio al conformismo.